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#057 - Colpevolizzazione (obiettiva)

20:45 CET: Un(a) groupie sufficiente di nome Skyler ha voluto darci dentro con me e non ho resistito alla tentazione.

Da una parte, è pur vero che le esperienze umane non si collocano su di una gerarchia assoluta - è una strada alle evidenze impraticabile - bensì relativa.
Il semplicissimo motivo è che la qualità non si riesce a misurare per via del fatto che ognuno ha la propria scala di valori, e la propria insita condizione di partenza: che si sia tutti uguali, è una pia illusione creata ad arte per indorare la pillola agli stati inferiori della materia.
D'altra parte, però...

Checché se ne dibatta, non conta come si usa ciò che si ha in dote. Bensì proprio ciò che si ha in dote. Pertanto... Non sei tu ad essere sbagliata, ma siamo noi ad esserlo.

Non fartene una colpa, dunque, damigella Skyler. Poiché non è affatto colpa tua, se il nostro incontro lo si è vissuto solo come sufficiente.
Se solo non ci avessero evirato, sarebbe andata molto diversamente. Molto, molto diversamente. Ohhh, stanne ben donde certa!

Piuttosto, invero, è colpa nostra. Di Sua Grazia il Duca di Vincennes.
Poiché, a dispetto degli sforzi profusi, non abbiamo saputo governarci.
Ed abbiamo ceduto alla tentazione. Nonostante una condizione da minorati.

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